29 Marzo 2024

I sistemi di assistenza alla guida (ADAS)

EVOLUZIONE DEI SISTEMI ADAS

Mai come in questo periodo i sistemi di assistenza alla guida sono oggetto di vivace attenzione da parte dei costruttori di veicoli, dei consumatori e della politica. Se tutti i veicoli fossero dotati di sistemi di controllo della carreggiata e della distanza di sicurezza con frenata d’emergenza, molti incidenti potrebbero essere evitati, soprattutto se montati su veicoli pesanti e in particolare quelli che trasportano merci pericolose.

I sistemi di assistenza alla guida non sono più un lusso esclusivo per veicoli alto di gamma, ma sono già installati anche su vetture di piccolo medio segmento come optional. Il passaggio di questi sistemi da optional a obbligo di legge dal 2021 per tutti i nuovi veicoli è un punto fondamentale nelle strategie europee sulla sicurezza stradale, la UE prevede di raggiungere l’obbiettivo di dimezzare il numero dei morti e feriti gradualmente, con un primo traguardo fissato nel 2030.

La commissione Europea ha stabilito un lista contenente 12 dispositivi di sicurezza e i sistemi di assistenza alla guida che dovranno essere montati di serie su tutti i modelli di auto a partire dal 2021. Nell’elenco figurano alcuni dispositivi già ampiamente utilizzati come l’ ABS e il cruise control, mentre altri sono presenti per il momento soltanto sui modelli di punta. Si tratta di sistemi di sicurezza di ultima generazione, tra cui i principali sono:

  • Rilevamento della stanchezza del conducente;

  • Blocco motore con tasso alcolico oltre i limiti;

  • Scatola nera;

  • Mantenimento automatico della corsia;

  • Gestione delle aree d’impatto;

  • Segnalazione delle frenate d’emergenza;

  • Limitatore della velocità automatico.

Questi dispositivi dovranno essere installati di serie nelle auto, negli autobus e nei furgoni, per garantire a tutti gli utenti della strada lo stesso grado di protezione e di assistenza alla guida. Alcuni di questi sistemi sono già disponibili sulle auto di fascia alta e su molti veicoli dei servizi di noleggio a lungo termine, soprattutto per quanto riguarda la scatola nera e i sistemi di telematica che aumentano la sicurezza a bordo e aiutano i conducenti a migliorare il proprio stile di guida.

Si prevede che il fatturato del mercato globale di questi sistemi passerà dagli 8 miliardi di dollari del 2016 a 26 miliardi di dollari nel 2025, con una crescita di 3,2 volte.

Secondo un gruppo internazionale di riparazione e sostituzione dei vetri per auto, il numero di interventi di ricalibratura nei centri specializzati è raddoppiato nel 2017, passando dal 4,7% all’8,1% sul totale delle sostituzioni rispetto all’anno precedente. In questo scenario gli operatori dell’assistenza e della riparazione (meccatronici e carrozzieri) devono prepararsi per fare interventi sempre più frequenti sulle nuove tecnologie.


DIAGNOSTICA E CALIBRAZIONE DEI SISTEMI ADAS

Per evidenti motivi di spazio ci limitiamo a fornire indicazioni e suggerimenti sulla calibrazione dei sensori omettendo una descrizione passo passo che ogni produttore di sistemi di calibrazione è in grado di fornire.

La maggior parte dei sensori ADAS puntando in modo molto preciso e richiedono la calibrazione se le loro posizioni sono state modificate. Si consideri che un sensore fuori allineamento di una piccola frazione o anche di un grado, sarà diretto verso un’area significativamente fuori dell’ asse stradale.

Il disallineamento dei sensori si verifica spesso a seguito di collisioni: anche un piccolo urto può rovinare un sensore ADAS, così come la sostituzione del parabrezza, la riparazione delle sospensioni o l’ allineamento delle ruote. Tuttavia, la calibrazione può anche essere richiesta come servizio aggiuntivo, nei lavori di manutenzione comune del veicolo.

La mancata calibrazione di un sensore può dare luogo a informazioni errate che potrebbero causare un funzionamento scorretto o non funzionare affatto. Potrebbe inoltre provocare l’accensione di una spia o un messaggio sul quadro strumenti, un codice di guasto diagnostico (DTC) memorizzato nella memoria del computer del veicolo, vibrazioni del volante, trazione del veicolo o maggiore sforzo di sterzata. I passaggi e le apparecchiature per ricalibrare un apparato variano in base al prodotto, al produttore, alla marca e modello del veicolo. In alcuni casi i tecnici possono utilizzare un tester o uno scanner portatile, mentre altre procedure di ricalibrazione prevedono la guida del veicolo da parte del tecnico. Ad esempio, per ricalibrare il sistema di controllo della corsia di marcia, alcuni costruttori prescrivono la guida per dieci minuti a circa 60km/h.

Se non si tara correttamente un sistema di telecamere per la visione a 360 gradi è possibile che si verifichino interruzioni o sovrapposizioni nella copertura della telecamera, il che significa che il conducente non sarà in grado di vedere correttamente tutto ciò che si trova all’esterno dell’auto. Lo stesso dicasi per il sistema di assistenza al parcheggio: in caso di mal funzionamento, l’auto potrebbe parcheggiare contro o affiancata ad altre auto. Anche se i sensori ad ultrasuoni non richiedono calibrazione, sono progettati per essere installati in posizioni molto precise nella copertura del paraurti o in qualsiasi altro punto in cui sono precise nella copertura del paraurti o in qualsiasi altro punto in cui sono montati. Per questo motivo, alcune case automobilistiche non approvano l’uso di parti riciclate, ricondizionate o aftermarket, che possono essere distorte o prive di fori preforati nelle posizioni appropriate previste all’origine. Sebbene la maggior parte dei sensori a ultrasuoni trasmettono un suono circolare simmetrico, alcuni generano un modello ovale asimmetrico che richiede il montaggio con una specifico orientamento per funzionare correttamente.

Se il sistema di controllo automatico della velocità adattivo non è tarato correttamente, potrebbe non riuscire a rilevare che le auto davanti rallentano, e questo potrebbe portare a collisioni non previste con conseguenze per le cose e le persone.

Problemi come questi possono far perdere fiducia al guidatore nella capacità di un’automobile di fornire un trasporto sicuro e sollevare domande sulle qualità del lavoro dell’autoriparatore.


Fonte: Il Carrozziere 4.0

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