24 Aprile 2024

Aria Pesante

È quella che si respira nelle nostre città dove le sostanze dannose per la salute abbondano. Le patologie che possono provocare sono numerose. Come difendersi? Se non è possibile trasferirsi altrove, potenziate le vostre difese immunitarie con uno stile di vita sano.

Sono tantissimi gli effetti nocivi dell'inquinamento. La lista delle malattie a esso correlate è ben più lunga di quanto generalmente ci si aspetta. Non ci sono, infatti, solo i tumori. L'esposizione prolungata ai gas di scarico può essere responsabile di molte patologie e chi vive in città ha un rischio maggiore di ammalarsi.

Ogni anno nei paesi industrializzati sono prodotti e rilasciati nell'atmosfera miliardi di tonnellate di sostanze provenienti da diversi processi di combustione industriale, dal riscaldamento abitativo e dagli autoveicoli, di cui le più note sono gli ossidi di zolfo, il biossido di azoto, l'ozono, l'ossido di carbonio ed il microparticolato. L'impatto sull'ambiente è direttamente proporzionale alle concentrazioni nell'aria e ai fattori meteorologici che possono influire sulla dispersione delle particelle inquinanti. Le persone più colpite dagli effetti dannosi dell'inquinamento sono i bambini, gli anziani, i soggetti affetti da malattie polmonari croniche e i cardiopatici.

L'inquinamento è direttamente responsabile sia di tutte le più importanti patologie dell'apparato respiratorio, dalla tosse alle infezioni polmonari (bronchiti, polmoniti), all'asma e ai tumori polmonari, sia delle patologie che riguardano i vasi sanguigni favorendo il processo di arteriosclerosi, ovvero la formazione di placche che possono comportare la limitazione del flusso di sangue a vari organi, in particolare al cuore e al cervello e quindi causare l'infarto o l'ictus, patologie che caratterizzano l'era moderna.

Qual è il meccanismo attraverso cui le diverse fonti di inquinamento provocano un danno alla salute?

Alcuni inquinanti hanno prevalentemente un effetto irritativo sull'apparato respiratorio: nelle vie aeree ci sono dei cosiddetti recettori che scatenano la tosse se sono stimolati dall'inalazione di particelle inquinanti, ma il meccanismo più importante è rappresentato dall'infiammazione. Il microparticolato quando raggiunge il polmone innesca un processo infiammatorio che come risultato finale produce sostanze ossidanti e radicali liberi che possono danneggiare le cellule polmonari e di altri organi e accelerare l'invecchiamento generale dell'organismo. Come possiamo aiutare il nostro organismo a difendersi?

Se ovviamente non possiamo cambiare l'aria che respiriamo, dobbiamo cercare di far fronte all'inquinamento potenziando le nostre difese immunitarie con uno stile di vita sano.

Ecco alcune regole:

ridurre lo stress;

  • svolgere attività fisica;

  • regolarizzare le ore di sonno;

  • seguire un regime di dieta bilanciata limitando i condimenti ed evitando i grassi di origine animale;

  • consumare verdure e frutta fresche, possibilmente di stagione.


IL PARERE DELLA UE… TROPPO POCO

In una relazione da poco pubblicata la Corte dei Conti Europea ha affermato che le azioni dell'Unione volte a proteggere la salute umana dall'inquinamento atmosferico non hanno prodotto l'impatto atteso.

L'inquinamento atmosferico provoca ancora circa 400.000 decessi prematuri nella Ue e comporta diseconomie per centinaia di miliardi di euro. Costi umani ed economici che, però, non si sono ancora tradotti in un intervento adeguato. L'inquinamento atmosferico costituisce un problema urgente di salute pubblica e la sensibilizzazione e l'informazione dell'opinione pubblica svolgono un ruolo fondamentale nell'affrontarlo, secondo la Corte. Che per migliorare la qualità dell'aria raccomanda alla Commissione Europea di: adottare azioni più efficaci; far aggiornare la direttiva sulla qualità dell'aria ambiente (è datata 2008); integrare la politica relativa alla qualità dell'aria nelle altre politiche dell'UE e di conferirle priorità; sensibilizzare l'opinione pubblica e fornire migliori informazioni ai cittadini.



Fonte: www.vietrasporti.com

[Realizzazione siti web www.sitoper.it]
cookie