26 Aprile 2024

Ecco come i pallet diventano intelligenti

Si tratta, in altre parole, della cosiddetta tecnologia “Track and trace”, che consente la raccolta dei dati carichi in viaggio su pallet o container e il loro successivo monitoraggio con l’obbiettivo, tra gli altri, di riuscire a riconoscere quando una consegna è incompleta o danneggiata prima che arrivi a destinazione.

Una soluzione resa possibile dall’integrazione sui bancali intelligenti di transponder (dispositivi che permettono la ricezione di un segnale poi amplificato e ritrasmesso su una diversa frequenza) wireless alimentati a batteria, oltre che il software Ahrma Supply Chain Big Data, che una volta attivati registrano e trasmettono i dati direttamente al cloud dove tutte le informazioni sono stoccate in maniera immutabile, trasparente e condivisibile con diversi attori della filiera. La stessa tecnologia può essere applicata anche i container, così da ricavare informazioni utili per seguire un doppio controllo e monitoraggio e per la certificazione della qualità dei dati raccolti.

Ma non è tutto. Anche le applicazioni, infatti, possono offrire il loro contributo alla digitalizzazione dei bancali. È il caso di SavEpal che promette, in pochi clic, di tenere sotto controllo ed eliminare i problemi relativi e movimentazione, stoccaggio e trasporto dei pallet, abbattendo tempi e costi. L’App è infatti pensata per un utilizzo semplice e immediato da parte dell’autista o del magazziniere. Basta accedere alla piattaforma e autenticarsi per vedere la lista delle transizioni, aggiornata giornalmente, aggiungere il cliente e compilare il numero dei pallet caricati e scaricati. Anche i reclami possono essere gestiti direttamente tramite l’app, selezionando il cliente, la tipologia di pallet, il numero di quelli contestati e inserendo una foto.

Tutti i dati possono inoltre essere esportati in diversi formati e consultati in qualsiasi momento. Infine, un’ulteriore soluzione tecnologica è quella offerta dalla Realtà Aumentata l’istituto Fraunhofer IML (già coinvolti nella realizzazione degli iPAL) ha sviluppato del display ottici in grado di fornire ai magazzinieri informazioni in merito all’ottimale impilamento delle merci sui pallet, così da intendere i carichi più leggeri e stabili. Si tratta quindi di un assistente digitale che comprendere una parte hardware, il diplay binoculare trasparente che aumenta la visione effettiva di chi lo indossa per mezzo di informazioni supplementari proiettate nella linea di vista, e una parte software, che determina il piano di impilamento ottimale e quindi di verifica il risultato.

Tutte le soluzioni, compresa quest’ultima, che strizzano l’occhio anche all’ambiente, dal momento che un migliore impilamento dei pallet richiede un minor numero di camion per il loro trasporto, mentre il sistema di comunicazione e scambio dati reso possibile dall’internet of Things dalla Blockchain consente di ottimizzare anche il processo di riuso e riciclo dei pallet riducendo così l’impatto ambientale.


Fonte: Uomini e Trasporti

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