19 Aprile 2024

L’ozono è efficace sul COVID-19?

Nella pandemia da Covid-19 si dice di tutto e il contrario di tutto, evidentemente ciò è frutto di incertezze della “scienza” che, trincerandosi dietro la novità di questo virus, non ha ancora ben chiari i suoi meccanismi di azione, cosa e come fare per prevenirlo e contrastarlo efficacemente.

La domanda avanzata da più parti, si riferisce all’efficacia dell’ozono nella decontaminazione (igienizzazione) di ambienti e cose. Quello che ha innescato perplessità è stata la notizia recentemente apparsa sui quotidiani che hanno amplificato quella emanata dal Ministero dell’Interno nella circolare del 7//2020 inviata a tutti gli autocentri della Polizia dove si dichiara che “… l’assenza di evidenze nella letteratura scientifica sull’efficacia dell’ozono quale presidio da utilizzare per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2 – e ancora - …i dispositivi di disinfezione mediante ozono, al momento, non sono da ritenersi efficaci ai fini della sanificazione dei veicoli, da effettuarsi – come da circolare della Direzione Centrale della Sanità”. Quindi, secondo il Ministero della Salute, basterebbe seguire semplici precauzioni e pulizia delle superfici con i prodotti di natura chimica suggeriti per ottenere l’effetto voluto, ma chi utilizza l’auto con altre persone o trasporta passeggeri per lavoro (Taxi, NCC, NBT ad esempio), come può sanificare l’abitacolo nel suo complesso: sedili, pannelli, maniglie pomoli e tutto quello che può toccare o divulgare un possibile contaminato da coronavirus?


FACCIAMO CHIAREZZA

Innanzi tutto parliamo di una circolare del Ministero dell’Interno rivolta agli autoparchi della Polizia o veicoli dell’amministrazione che effettuano servizio di trasporto persone o sanitario che, in assenza di disposizioni precise circa l’efficacia o meno di alcuni presidi, (ozono, vapore, raggi UV, ecc.9, si rifà alle indicazioni (suggerimenti) della circolare del Ministero della salute sulla sanificazione delle superfici con Etanolo al 70%, Perossido di idrogeno (acqua ossigenata) allo 0,5% e Ipoclorito di sodio (candeggina, varecchina) all’0,1%.

Anche qui il “burocratese” vince. La sanificazione delle superfici non può limitarsi alle sole maniglie, corrimani, pomoli, volante, ecc. come se il virus prediliga solo alcune parti, anziché permanere su tutte le altre superfici di un ambiente o di un abitacolo del veicolo, dove solo una operazione di sanificazione completa e profonda è in grado di debellare.

E chi meglio di un gas in un ambiente chiuso e limitato può arrivare là dove mano umana non arriva? Il gas arriva in quelle parti difficilmente raggiungibili con i disinfettanti tradizionali pur se nebulizzati. In questo caso l’ozono, uno dei più potenti gas ossidanti in natura, è in grado di entrare e penetrare in profondità nei condotti, i tessuti, i rivestimenti. Le circolari del Ministero della Salute pur non parlando esplicitamente di ozono, non lo escludono neppure. E’ una formalità precauzionale? Forse, ma che andrebbe chiarita ora e non quando la pandemia potrebbe ripresentarsi in un prossimo rinvigorimento.

E’ evidente che non c’è alcuna letteratura (ufficiale) sulla validità dell’ozono nel debellare questo Covid-19, i test specifici sono “in progress” da più parti nel mondo, essendo il virus relativamente nuovo. Per cui, secondo quanto riporta l’ECHA il 7 maggio 2020, l’ozono come “biocida” soggetto al Regolamento (UE) n. 528/2012 Biocidi (BPR), prodotto in situ per sanificazione delle superfici (PT2) è in valutazione.

Ma sull’efficacia della validità dell’ozono come biocida e virucida vi è già letteratura consolidata da decenni nelle applicazioni sanitarie, alimentari, nella purificazione degli ambienti e delle acque. Non solo, ma è risultato efficace anche per la stessa famiglia di microorganismi Corona, a cui appatiene il Covid-19, dotati di involucro (envelope) i quali, contrariamente a quanto potrebbe sembrare sono meno resistenti dei cosiddetti virus “nudi”, cioè senza involucro.


RIFERIMENTI INTERNAZIONALI

In realtà, a livello internazionale, vi sono ricerche e studi che tendono a dare ufficialità sull’efficacia dell’Ozono nel disattivare il SARS-CoV-2.

China.org.cn – dichiara che “L’efficacia dell’ozono nel trattamento di batteri e virus non è solo correlata alla sua concentrazione, temperatura, umidità e tempo di esposizione, ma anche ai ceppi di batteri. Secondo i risultati dell’esperimento su come l’ozono uccide il virus SARS condotto dal laboratorio nazionale P3 guidato dal professor Li Zelin, l’ozono è efficace nell’uccidere il virus SARS inoculato su cellule renali di scimmia verde, realizzando un tasso di uccisione del 99,22%. Il virus trovato in Wuhan e il virus SARS appartengono entrambi al coronavirus. I ricercatori hanno scoperto che il nuovo coronavirus è simile per l’80% al virus SARS nelle loro sequenze di genomi. E’ pertanto ragionevole prevedere che l’ozono è ugualmente efficace nella prevenzione e nel controllo del nuovo coronavirus.

Exatree Biotechnologies – Società che ha raccolto parte della letteratura internazionale relativa agli studi accademici e sulle esperienze fatte in contesti di ricerca di base e clinica sui coronavirus (ovvero la famiglia e non uno specifico virus) da parte di diversi tipi di agenti biocidi.
Dai documenti riportati nell’analisi si evince che i prodotti “suggeriti” dall’OMS (Organismo Mondiale della Sanità) non riportano alcuna attività biocida certa e presunta da evidenze scientifiche su SARS-COV-2. Ma piuttosto una attività biocida per similitudine tra il virus SARS-COV-2 ed il SARS-CoV-1 e MERS-CoV, appartenenti appunto alla medesima famiglia, i coronavirus.

Tutti gli studi citati sono antecedenti la comparsa ufficiale del SARS-CoV-2.

Difatti, gli autori dello studio concludono quanto segue: “I coronavirus umani possono rimanere infettivi su superfici inanimate per un massimo di 9 giorni.

La disinfezione delle superfici con ipoclorito di sodio allo 0,1% o etanolo al 62 e 71% riduce significativamente l’infettività del coronavirus sulle superfici entro 1 minuto di esposizione. Ci aspettiamo un effetto simile anche contro il SARS-CoV-2”.

Ulteriore letteratura internazionale, risalente agli inizi del secondo millennio, già metteva in evidenza i meccanismi di azione dell’ozono e le sue criticità, circa la sua trasformazione dopo 20 minuti in ossigeno e la sua efficacia di penetrazione in fessure, infissi, tessuti, ecc. in modo più efficiente di prodotti spray e aerosol liquidi applicati manualmente. Gli unici svantaggi significativi sono la sua capacità di corrodere determinati materiali, come la gomma naturale, e la sua potenziale tossicità per l’uomo, in caso di esposizione prolungata, per cui sono necessarie delle semplici precauzioni, esattamente come i disinfettanti “suggeriti” dall’OMS.

Che l’efficacia dell’ozono sui virus sia indubbia, lo dimostra anche la lettera inviata il 24 marzo 2020 alla Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) dalla Segreteria scientifica del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nella quale si autorizza l’uso dell’ozonoterapia per il trattamento delle persone risultate positive al Covid-19. Nella lettera è scritto che la proposta del protocollo SIOOT per un possibile impiego dell’Ossigeno Ozono Terapia “nel trattamento della polmonite interstiziale da coronavirus è stata valutata attentamente da alcuni esperti dell’ISS”.

E ancora, “I dati effettivamente disponibili rispetto all’indicazione proposta consistono essenzialmente nella dimostrazione dell’efficacia dell’ozono nell’uccidere il virus SARS in cellule di scimmia, e nell’esperienza clinica del beneficio riscontrato in pazienti affetti da broncopolmonite”. Si parla ovviamente di ozonoterapia, cura del malato da Covid-19 e non di livello preventivo.

Però, se non è zuppa, è pan bagnato.


IL MECCANISMO SCIENTIFICO DELL’AZIONE DEI CORONAVIRUS

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus responsabili di patologie che vanno dal raffreddore comune a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS), ma solo sei (299E, NL63, OC43, HKU1, MERS-CoV, SARS-CoV) sono (erano) note per la capacità di infettare le persone; quindi il SARS-CoV-2 è il settimo. La sostanziale differenza dai precedenti è il periodo di incubazione, che va da 2 a 14 giorni durante i quali non provoca alcun sintomo. Come altri coronavirus, è protetto da un involucro lipidico che permette al virus di attaccarsi alla membrana di una cellula ospite. Ed è proprio questo l’aspetto determinante l’efficacia dei prodotti sanificati, la capacità di eliminare o disattivare il virus intervenendo sul suo punto debole: l’involucro lipidico esterno protettivo.

L’ozono è una molecola caratterizzata da un alto potenziale ossidativo (potenziale redox di +2.07 V) inferiore solo ad alcune sostanze, il cui principale meccanismo di azione è la perossidazione lipidica, che genera composti biologicamente attivi a livello cellulare e causano danni ai fosfolipidi di membrana (di cui è formato l’involucro dei coronavirus).


COSTI ED EFFETTI COLLATERALI

Oltre alle precauzioni per la salute umana. Il trattamento con Ozono sui veicoli risulta efficace a certe condizioni: la concentrazione e la durata del trattamento. La prima condizione è fondamentale per risultare efficace nella completa decontaminazione, la seconda è necessaria per evitare di danneggiare i dispositivi elettronici di bordo. Secondo le indicazioni che ci vengono fornite da alcuni tra i maggiori produttori di apparecchi per la ionizzazione, mediamente sono sufficienti circa 20 minuti per le auto, circa 30 per le autoambulanze, 45 per i camper a costi che variano dai 15 euro (fai da te) al 40 euro. E’ pertanto fondamentale affidarsi ad aziende che forniscono attrezzature certificate e procedure corrette.


CONCLUSIONI

L’ozono è riconosciuto dal Ministero della Sanità (protocollo n. 24482 del 31 luglio 1996) come “Presidio naturale per la disinfezione d’ambienti contaminati da batteri, virus, spore, ecc. e infestati da acari, insetti, ecc”: “L’azione ossidante esplicata dall’ozono ha fatto sì che sin dalla sua scoperta fosse utilizzato come agente battericida, fungicida e inattivante dei virus. – e ancora - …. Vari studi effettuati sulla sensibilità dei virus all’ozono hanno dimostrato che i virus provvisti di membrana sono nettamente più sensibili di quelli che ne sono sprovvisti. – e ancora - …. Il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non è sicuramente quello di una distruzione, come nel caso dei batteri, ma di un’inattivazione tale da bloccare il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l’invasione cellulare.

Le circolari del Ministero della Salute non parlano esplicitamente di ozono utile contro la diffusione dei COVID-19, ma neppure escludono questa procedura di sanificazione, lo stesso vale per altri processi e prodotti (raggi UV, vapore, ecc.) che sono in attesa di conferme scientifiche e che possono rappresentare un’ulteriore garanzia …con tutte le dovute precauzioni.



Fonte: Io Carrozziere – N.5 2020

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