L’uso degli stupefacenti alla guida: rischi, conseguenze e prevenzione
L’uso degli stupefacenti alla guida causa, come sappiamo, incidenti gravissimi perché le sostanze psicotrope compromettono l’attenzione, il tempo di reazione e le capacità di giudizio del conducente.
Alcuni stupefacenti possono causare visione offuscata o allucinazioni, rendendo difficile valutare correttamente la situazione stradale, altri possono portare a comportamenti rischiosi e decisioni irrazionali.
Sappiamo anche che è previsto l'arresto e sanzioni severe per chi viene trovato alla guida in stato di alterazione, incluse multe, sospensione della patente e, in alcuni casi, pene detentive. Eppure tutto ciò non basta, perché le droghe continuano ad uccidere anche sulla strada.
Proviamo dunque a fare un viaggio fra le droghe al volante, quali causano cosa, cosa dice la legge e come gestire una prevenzione valida.
I DATI STATISTICI SULL'INCIDENZA DEGLI INCIDENTI STRADALI CAUSATI DA STUPEFACENTI: APRIAMO LA NOSTRA INCHIESTA COME SEMPRE CON I DATI ALLA MANO
“I conducenti giovani che causano incidenti stradali sotto l'effetto di stupefacenti sul totale è al 27% per la guida sotto l'effetto di droghe” ha affermato a luglio del 2024 Francesco Giubilei, editore e presidente della Fondazione Tatarella. Un dato sorprendentemente allarmante, considerato anche che il presidente dell'Istat Giancarlo Blangiardo ha precisato che i giovani guidatori hanno fra i 15 e 24 anni. Nello specifico la classe di età per la quale si registrano i livelli più elevati dell'indicatore è quella 20-24 anni.
Nel 2020 sul totale degli incidenti indagati il 9,2% ed il 3,5% facevano riferimento ad uso di sostanze stupefacenti alla guida, contro l'8,7 ed il 3,4 del 2019 a fronte di 223.400 incidenti, dato che è passato dallo 0,1 nel 2001 all’1,4 nel 2019.
Nel 2021 l'Istat ha registrato che il 9,7% degli incidenti rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale era correlato al consumo di alcool, il 3,2% al consumo di droga.
Nel 2022 i dati forniti da Carabinieri e Polizia Stradale rilevano che su un totale di 56.284 incidenti con lesioni osservati l'8,8% e il 3,0% degli incidenti è stato commesso sotto l'effetto di sostanze psicotrope.
Le statistiche mostrano chiaramente un aumento degli incidenti legati a droghe, in particolare con l'emergere di nuove sostanze.
Fra le droghe più frequentemente riscontrate nei test di tossicità post-incidente, rappresentando circa il 10-15% degli incidenti, c'è la cannabis.
I RISCHI ASSOCIATI ALL'USO DI STUPEFACENTI MENTRE SI GUIDA
Ma quindi cosa causano esattamente le droghe nella persona che si mette al volante? Lo andiamo a scoprire analizzando ogni singola droga per volta.
Cannabis
L'uso di marijuana compromette la capacità di concentrazione e reazione, può portare a sottovalutare situazioni di pericolo a causa dell'annebbiamento mentale che induce. Può causare alterazione della percezione del tempo e dello spazio e sonnolenza.
Cocaina
Questa sostanza può causare comportamenti impulsivi ed aumentare l'aggressività. Altera inoltre lo stato di vigilanza. Con l'esaurirsi dell'effetto si manifestano sonnolenza, incapacità di concentrazione, alterazione dei riflessi.
Oppiacei
Farmaci come l'ossicodone e la morfina possono ridurre la vigilanza e la capacità di reagire, aumentano il rischio di sonnolenza alla guida e l’incapacità di rispondere rapidamente a situazioni impreviste.
Amfetamine
Possono creare un falso senso di sicurezza e aumentare l'aggressività e l'agitazione, influenzano la capacità di valutazione di distanze e della velocità. Inoltre minano la concentrazione.
Mdma (Ecstasy)
Ha la capacità di influenzare la percezione e il giudizio, nonché aumenta il rischio di distrazione e di comportamenti imprudenti.
Benzodiazepine
Farmaci come il diazepam possono causare sonnolenza, stati di sedazione, difficoltà di memoria e compromettere le abilità motorie.
LSD
La dietilamide dell'acido lisergico è un forte allucinogeno. Provoca allucinazioni con alterazioni della percezione della realtà e dei riflessi.
Ketamina e Popper
Causano dispercezioni e disforia, abbassano il livello dell'attenzione e alterano la coordinazione.
Gas esilarante
Questo “nuovo” genere di droga altera le sensazioni, causa risate convulse che possono far perdere il controllo del corpo, ma anche disturbi neurologici e motori, può anche far venir meno la concentrazione ed i riflessi.
LE CONSEGUENZE LEGALI DELL'ESSERE SORPRESI A GUIDARE SOTTO L'EFFETTO DI STUPEFACENTI
Prima di parlare di sanzioni dobbiamo aver ben chiaro in mente che cos'è lo “stato di alterazione psicofisica”: è quella condizione per cui il conducente non è nel pieno delle proprie capacità a causa dell'assunzione di sostanze alcoliche o di droga.
L'alterazione psico-fisica, in termini pratici, comporta una percezione della realtà alterata, il rallentamento dei riflessi e un annebbiamento delle facoltà intellettive e psico-reattive, per cui la persona non è in grado di guidare ed è pericolosa per sé stessa e gli altri.
Detto ciò, il reato si commette solo se il veicolo è in movimento? No. Secondo la Corte di cassazione anche sostare all'interno di un’auto ferma in preda ai fumi dell'alcool o alle alterazioni della droga è motivo di sanzione. È precisato infatti che: “ai fini del reato di guida in stato di ebbrezza rientra nella nozione di guida la condotta di chi si trovi all'interno del veicolo (nella specie, in stato di alterazione, nell'atto di dormire con le mani e la testa poste sul volante) quando sia accertato che egli abbia, in precedenza, deliberatamente movimentato il mezzo in area pubblica o quantomeno destinata al pubblico” (Cass. n. 10476/10).
La guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti è punita dall'art. 187 del Codice della Strada, che sanziona chi si mette alla guida in stato di alterazione psico-fisica in seguito all'assunzione di sostanze psicotrope. La norma sanziona anche chi si rifiuta di sottoporsi agli esami di verifica dello stato di alterazione psico-fisica.
Questi test comprendono esami ematochimici, delle urine ed esami di elementi indiziari, costituenti indici sintomatici dell'alterazione conseguente all'uso di droghe o di alcol, come ad esempio occhi rossi, alito vinoso, difficoltà a parlare e a camminare, allucinazioni, euforia, aggressività, etc.
Quindi ci si può rifiutare? Sì, ma costituisce anch'esso un reato.
Chi viene sorpreso alla guida sotto l'uso di droga, può andare incontro ad:
Tutto questo applicabile anche nel caso in cui il soggetto rifiuti di sottoporsi ai test di verifica. Salvo fatto che: il reato in questione non è configurabile nel caso in cui un soggetto rifiuti un tipo di prelievo ed acconsenta invece ad un diverso tipo di prelievo che sia comunque utile per verificare l'assunzione della sostanza.
Sono compresi auto e mezzi a due ruote (quindi no, non si può guidare la bici sotto l'effetto di alcol o droghe). Tenendo presente che le sostanze assunte devono, comunque, essere tra quelle tassativamente indicate nella tabella allegata al DPR n 309/1990.
Aggiungiamo che: il conducente può essere chiamato a comparire in tribunale, affrontando un processo che può comportare ulteriori sanzioni.
Essere trovato colpevole di guida sotto l'effetto di stupefacenti può portare a un aumento dei premi assicurativi ed alcune compagnie assicurative possono decidere di annullare la polizza in caso di violazioni gravi.
Infine, in alcuni casi, il giudice può ordinare al conducente di partecipare a programmi di riabilitazione o sensibilizzazione riguardo all'uso di sostanze.
PREVENZIONE: COME COMBATTERE L'USO DI STUPEFACENTI ALLA GUIDA?
Come sempre prevenire è meglio che curare. Ma nel caso di guida sotto l'uso di sostanze psicotrope quali sono le giuste strategie preventive?
La prevenzione dell'uso di stupefacenti alla guida richiede un approccio multifacted che coinvolge educazione, legislazione, supporto e responsabilità individuale.
Sono utili ad esempio le campagne di sensibilizzazione per educare il pubblico sui rischi legati alla guida sotto l'effetto di stupefacenti. Utilizzare canali tradizionali e social media aiuta a raggiungere un pubblico ampio. Associazioni locali, enti governativi e organizzazioni no-profit possono collaborare per creare eventi e iniziative di sensibilizzazione.
Indispensabili programmi nelle scuole, specialmente nei licei: integrare l'educazione sui pericoli delle droghe e della guida sicura nei programmi scolastici è un metodo molto valido per fare prevenzione.
Le campagne devono avere un focus chiaro e di facile comprensione:
A livello legislativo occorre intensificare i controlli stradali, soprattutto in occasioni di eventi speciali o durante le festività, per monitorare la guida sotto l'influenza di sostanze ed implementare leggi più rigorose e sanzioni per chi guida sotto l'effetto di stupefacenti, incluso il rafforzamento delle pene per recidivi. Non da ultimo occorre investire in tecnologie per il rilevamento rapido di stupefacenti nei controlli stradali.
A tutto ciò si potrebbe aggiungere l'uso di taxi, ride-sharing o servizi di accompagnamento per chi ha consumato sostanze, politiche che si stanno già attuando contro il mettersi alla guida dopo aver bevuto. In tal senso sarebbe utile sviluppare applicazioni che permettano agli utenti di pianificare trasporti sicuri, come la chiamata di un taxi o la richiesta di un passaggio.
POI C'È L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA: IL SUPPORTO.
Vanno riveduti alcuni programmi di sostegno e riabilitazione per gli individui con dipendenze, per ridurre il rischio di guida sotto l'effetto di stupefacenti.
Fornire servizi di consulenza per aiutare le persone a comprendere e affrontare i problemi legati all'uso di sostanze. In tutti questi sistemi di supporto vanno inoltre coinvolti i familiari.
I tossicodipendenti spesso non riconoscono e non accettano Il problema e sono inoltre convinti di avere il controllo nonché di poter porre fine da soli alla loro dipendenza.
Purtroppo non è così. Accettare il problema della tossicodipendenza è il primo passo per iniziare un intervento di aiuto e riabilitazione. Per farlo però queste persone hanno bisogno del sostegno dei loro cari e della comunità. Se i familiari chiedono consiglio a centri specializzati come le comunità di recupero e vengono ascoltati e compresi, ciò comporta già un notevole aiuto.
A loro volta i centri specializzati devono offrire percorsi psicologici, per alimentare sempre la motivazione al cambiamento, psicoeducativi, per porre il focus sul problema ed il comportamento che ne deriva, ed infine socio-relazionali, per il reinserimento sociale e lavorativo.
Infine i cittadini devono fare la loro parte, partecipando attivamente a iniziative di prevenzione e sensibilizzazione nella loro comunità, per garantire e tutelare la sicurezza di tutti.
Fonte: Isomotori
Alcuni stupefacenti possono causare visione offuscata o allucinazioni, rendendo difficile valutare correttamente la situazione stradale, altri possono portare a comportamenti rischiosi e decisioni irrazionali.
Sappiamo anche che è previsto l'arresto e sanzioni severe per chi viene trovato alla guida in stato di alterazione, incluse multe, sospensione della patente e, in alcuni casi, pene detentive. Eppure tutto ciò non basta, perché le droghe continuano ad uccidere anche sulla strada.
Proviamo dunque a fare un viaggio fra le droghe al volante, quali causano cosa, cosa dice la legge e come gestire una prevenzione valida.
I DATI STATISTICI SULL'INCIDENZA DEGLI INCIDENTI STRADALI CAUSATI DA STUPEFACENTI: APRIAMO LA NOSTRA INCHIESTA COME SEMPRE CON I DATI ALLA MANO
“I conducenti giovani che causano incidenti stradali sotto l'effetto di stupefacenti sul totale è al 27% per la guida sotto l'effetto di droghe” ha affermato a luglio del 2024 Francesco Giubilei, editore e presidente della Fondazione Tatarella. Un dato sorprendentemente allarmante, considerato anche che il presidente dell'Istat Giancarlo Blangiardo ha precisato che i giovani guidatori hanno fra i 15 e 24 anni. Nello specifico la classe di età per la quale si registrano i livelli più elevati dell'indicatore è quella 20-24 anni.
Nel 2020 sul totale degli incidenti indagati il 9,2% ed il 3,5% facevano riferimento ad uso di sostanze stupefacenti alla guida, contro l'8,7 ed il 3,4 del 2019 a fronte di 223.400 incidenti, dato che è passato dallo 0,1 nel 2001 all’1,4 nel 2019.
Nel 2021 l'Istat ha registrato che il 9,7% degli incidenti rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale era correlato al consumo di alcool, il 3,2% al consumo di droga.
Nel 2022 i dati forniti da Carabinieri e Polizia Stradale rilevano che su un totale di 56.284 incidenti con lesioni osservati l'8,8% e il 3,0% degli incidenti è stato commesso sotto l'effetto di sostanze psicotrope.
Le statistiche mostrano chiaramente un aumento degli incidenti legati a droghe, in particolare con l'emergere di nuove sostanze.
Fra le droghe più frequentemente riscontrate nei test di tossicità post-incidente, rappresentando circa il 10-15% degli incidenti, c'è la cannabis.
I RISCHI ASSOCIATI ALL'USO DI STUPEFACENTI MENTRE SI GUIDA
Ma quindi cosa causano esattamente le droghe nella persona che si mette al volante? Lo andiamo a scoprire analizzando ogni singola droga per volta.
Cannabis
L'uso di marijuana compromette la capacità di concentrazione e reazione, può portare a sottovalutare situazioni di pericolo a causa dell'annebbiamento mentale che induce. Può causare alterazione della percezione del tempo e dello spazio e sonnolenza.
Cocaina
Questa sostanza può causare comportamenti impulsivi ed aumentare l'aggressività. Altera inoltre lo stato di vigilanza. Con l'esaurirsi dell'effetto si manifestano sonnolenza, incapacità di concentrazione, alterazione dei riflessi.
Oppiacei
Farmaci come l'ossicodone e la morfina possono ridurre la vigilanza e la capacità di reagire, aumentano il rischio di sonnolenza alla guida e l’incapacità di rispondere rapidamente a situazioni impreviste.
Amfetamine
Possono creare un falso senso di sicurezza e aumentare l'aggressività e l'agitazione, influenzano la capacità di valutazione di distanze e della velocità. Inoltre minano la concentrazione.
Mdma (Ecstasy)
Ha la capacità di influenzare la percezione e il giudizio, nonché aumenta il rischio di distrazione e di comportamenti imprudenti.
Benzodiazepine
Farmaci come il diazepam possono causare sonnolenza, stati di sedazione, difficoltà di memoria e compromettere le abilità motorie.
LSD
La dietilamide dell'acido lisergico è un forte allucinogeno. Provoca allucinazioni con alterazioni della percezione della realtà e dei riflessi.
Ketamina e Popper
Causano dispercezioni e disforia, abbassano il livello dell'attenzione e alterano la coordinazione.
Gas esilarante
Questo “nuovo” genere di droga altera le sensazioni, causa risate convulse che possono far perdere il controllo del corpo, ma anche disturbi neurologici e motori, può anche far venir meno la concentrazione ed i riflessi.
LE CONSEGUENZE LEGALI DELL'ESSERE SORPRESI A GUIDARE SOTTO L'EFFETTO DI STUPEFACENTI
Prima di parlare di sanzioni dobbiamo aver ben chiaro in mente che cos'è lo “stato di alterazione psicofisica”: è quella condizione per cui il conducente non è nel pieno delle proprie capacità a causa dell'assunzione di sostanze alcoliche o di droga.
L'alterazione psico-fisica, in termini pratici, comporta una percezione della realtà alterata, il rallentamento dei riflessi e un annebbiamento delle facoltà intellettive e psico-reattive, per cui la persona non è in grado di guidare ed è pericolosa per sé stessa e gli altri.
Detto ciò, il reato si commette solo se il veicolo è in movimento? No. Secondo la Corte di cassazione anche sostare all'interno di un’auto ferma in preda ai fumi dell'alcool o alle alterazioni della droga è motivo di sanzione. È precisato infatti che: “ai fini del reato di guida in stato di ebbrezza rientra nella nozione di guida la condotta di chi si trovi all'interno del veicolo (nella specie, in stato di alterazione, nell'atto di dormire con le mani e la testa poste sul volante) quando sia accertato che egli abbia, in precedenza, deliberatamente movimentato il mezzo in area pubblica o quantomeno destinata al pubblico” (Cass. n. 10476/10).
La guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti è punita dall'art. 187 del Codice della Strada, che sanziona chi si mette alla guida in stato di alterazione psico-fisica in seguito all'assunzione di sostanze psicotrope. La norma sanziona anche chi si rifiuta di sottoporsi agli esami di verifica dello stato di alterazione psico-fisica.
Questi test comprendono esami ematochimici, delle urine ed esami di elementi indiziari, costituenti indici sintomatici dell'alterazione conseguente all'uso di droghe o di alcol, come ad esempio occhi rossi, alito vinoso, difficoltà a parlare e a camminare, allucinazioni, euforia, aggressività, etc.
Quindi ci si può rifiutare? Sì, ma costituisce anch'esso un reato.
Chi viene sorpreso alla guida sotto l'uso di droga, può andare incontro ad:
- ammenda da euro 1.500 a euro 6.000;
- arresto da sei mesi a un anno;
- sospensione della patente da sei mesi a due anni o confisca del veicolo, se di sua proprietà (se il mezzo appartiene ad una persona estranea al reato per il conducente della vettura la sospensione della patente sarà raddoppiata).
Tutto questo applicabile anche nel caso in cui il soggetto rifiuti di sottoporsi ai test di verifica. Salvo fatto che: il reato in questione non è configurabile nel caso in cui un soggetto rifiuti un tipo di prelievo ed acconsenta invece ad un diverso tipo di prelievo che sia comunque utile per verificare l'assunzione della sostanza.
Sono compresi auto e mezzi a due ruote (quindi no, non si può guidare la bici sotto l'effetto di alcol o droghe). Tenendo presente che le sostanze assunte devono, comunque, essere tra quelle tassativamente indicate nella tabella allegata al DPR n 309/1990.
Aggiungiamo che: il conducente può essere chiamato a comparire in tribunale, affrontando un processo che può comportare ulteriori sanzioni.
Essere trovato colpevole di guida sotto l'effetto di stupefacenti può portare a un aumento dei premi assicurativi ed alcune compagnie assicurative possono decidere di annullare la polizza in caso di violazioni gravi.
Infine, in alcuni casi, il giudice può ordinare al conducente di partecipare a programmi di riabilitazione o sensibilizzazione riguardo all'uso di sostanze.
PREVENZIONE: COME COMBATTERE L'USO DI STUPEFACENTI ALLA GUIDA?
Come sempre prevenire è meglio che curare. Ma nel caso di guida sotto l'uso di sostanze psicotrope quali sono le giuste strategie preventive?
La prevenzione dell'uso di stupefacenti alla guida richiede un approccio multifacted che coinvolge educazione, legislazione, supporto e responsabilità individuale.
Sono utili ad esempio le campagne di sensibilizzazione per educare il pubblico sui rischi legati alla guida sotto l'effetto di stupefacenti. Utilizzare canali tradizionali e social media aiuta a raggiungere un pubblico ampio. Associazioni locali, enti governativi e organizzazioni no-profit possono collaborare per creare eventi e iniziative di sensibilizzazione.
Indispensabili programmi nelle scuole, specialmente nei licei: integrare l'educazione sui pericoli delle droghe e della guida sicura nei programmi scolastici è un metodo molto valido per fare prevenzione.
Le campagne devono avere un focus chiaro e di facile comprensione:
- Non metterti mai al volante se hai assunto sostanze psicotrope;
- Hai consumato droghe? Prendi i mezzi pubblici;
- Non mettere alla guida persone sotto l'effetto di stupefacenti;
- Non salire mai su un veicolo con un conducente che abbia consumato droghe;
- Se fai uso di droghe chiedi aiuto.
A livello legislativo occorre intensificare i controlli stradali, soprattutto in occasioni di eventi speciali o durante le festività, per monitorare la guida sotto l'influenza di sostanze ed implementare leggi più rigorose e sanzioni per chi guida sotto l'effetto di stupefacenti, incluso il rafforzamento delle pene per recidivi. Non da ultimo occorre investire in tecnologie per il rilevamento rapido di stupefacenti nei controlli stradali.
A tutto ciò si potrebbe aggiungere l'uso di taxi, ride-sharing o servizi di accompagnamento per chi ha consumato sostanze, politiche che si stanno già attuando contro il mettersi alla guida dopo aver bevuto. In tal senso sarebbe utile sviluppare applicazioni che permettano agli utenti di pianificare trasporti sicuri, come la chiamata di un taxi o la richiesta di un passaggio.
POI C'È L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA: IL SUPPORTO.
Vanno riveduti alcuni programmi di sostegno e riabilitazione per gli individui con dipendenze, per ridurre il rischio di guida sotto l'effetto di stupefacenti.
Fornire servizi di consulenza per aiutare le persone a comprendere e affrontare i problemi legati all'uso di sostanze. In tutti questi sistemi di supporto vanno inoltre coinvolti i familiari.
I tossicodipendenti spesso non riconoscono e non accettano Il problema e sono inoltre convinti di avere il controllo nonché di poter porre fine da soli alla loro dipendenza.
Purtroppo non è così. Accettare il problema della tossicodipendenza è il primo passo per iniziare un intervento di aiuto e riabilitazione. Per farlo però queste persone hanno bisogno del sostegno dei loro cari e della comunità. Se i familiari chiedono consiglio a centri specializzati come le comunità di recupero e vengono ascoltati e compresi, ciò comporta già un notevole aiuto.
A loro volta i centri specializzati devono offrire percorsi psicologici, per alimentare sempre la motivazione al cambiamento, psicoeducativi, per porre il focus sul problema ed il comportamento che ne deriva, ed infine socio-relazionali, per il reinserimento sociale e lavorativo.
Infine i cittadini devono fare la loro parte, partecipando attivamente a iniziative di prevenzione e sensibilizzazione nella loro comunità, per garantire e tutelare la sicurezza di tutti.
Fonte: Isomotori