Le politiche di sostegno per il settore automotive

È opportuno dedicare un paragrafo alle politiche di sostegno del settore automotive, promosse dai ministri Giorgetti e Urso, rispettivamente dell’economia e delle imprese. La necessità è quella di incentivare l’acquisto delle auto green e infatti, il ministro Giancarlo Giorgetti ha confermato la volontà di ridurre i fondi per gli incentivi alla rottamazione e all’acquisto di vetture elettriche che vengono prodotte in Paesi esteri, soprattutto in Cina. I fondi destinati a questi incentivi non saranno più disponibili a partire dal nuovo anno, rimarranno invece quelli per le imprese italiani che vorranno riconvertire la produzione verso modelli ecologici, sostenendo quindi il rinnovamento del settore.

Veniamo ora a quanto affermato dal ministro Adolfo Urso durante un question time al Senato, in merito ai bonus sull’acquisto. Ritenendoli poco efficaci per rafforzare la produzione a livello nazionale, ha ribadito la necessità di un cambiamento e quindi ha annunciato l’apertura di uno sportello per i contratti di sviluppo, con 500 milioni di euro di fondi, destinati alle filiere strategiche, incluso appunto il settore dell’automotive, inoltre si è soffermato sul tema delle norme europee sul Green Deal, sollecitando una revisione di queste ultime, per un approccio maggiormente flessibile e tecnologico per raggiungere l’obiettivo del 2035 sulla de carbonizzazione.

Entrambi i ministri, dunque, intendono la crisi dell’automotive come una sfida a livello europeo, dove bisogna organizzare le risorse per innovare e convertire la produzione esistente, piuttosto che per incentivare a nuovi acquisti. Perché preferire le auto elettriche in questa ottica, molte realtà che lavorano nel settore automobilistico stanno offrendo condizioni di acquisto interessante alle aziende che richiedono una flotta che rispetti le nuove normative. Al momento, scegliere la mobilità green è il modo migliore per muoversi in maniera sostenibile.

Ci sono, come accennato molte polemiche a riguardo, però possiamo dire che le auto elettriche rappresentano un elemento importante per superare la nostra dipendenza dai combustibili fossili, passando a un trasporto più pulito. Dopo la battuta d’arresto alla produzione di tali mezzi, dovuta alla pandemia, le aziende del settore sono ripartire e la richiesta è sempre più alta.

La Manovra di cui abbiamo parlato in questo articolo, di certo, incrementerà ancora di più la richiesta perché oltre ai privati, anche le aziende sono coinvolte in modo più diretto in questa tematica.

Ma per quale motivo la trazione elettrica è da preferire a una classifica a combustione?

Ce ne sono diversi e anche se all’inizio l’acquisto è più caro, ci sarà poi un risparmio nel tempo. Non c’è un dato ufficiale che vale per ogni veicolo elettrico, in effetti i tempi di ricarica sono differenti per ognuno, così come l’autonomia; in media però si può dire che è possibile percorrere circa 100 chilometri con meno di 5 euro mentre, per fare un paragone, con la benzina ne occorrono 12.

Altro vantaggio importante riguarda la manutenzione, che nei veicoli elettrici è davvero minima. Questo perché l’auto ha meno componenti in movimento e quindi necessita di meno riparazioni e sostituzioni poiché non presenta guasti frequenti. Ad esempio, non ci sono lubrificazioni in circolo, quindi, non bisogna sostituirne l’olio o i filtri, inoltre grazie alla frenatura rigenerativa, l’impianto non deve essere sostituito con la stessa frequenza dei veicoli convenzionali. Già di per sé gli incentivi di cui abbiamo parlato in questo articolo, dovrebbero essere un buon motivo perché le aziende passino alla mobilità sostenibile, ricordiamo però che anche i privati ne trarrebbero vantaggi importanti, non solo in termini di aiuti da parte del governo ma anche per le tasse più economiche: le auto green non prevedono il pagamento del bollo e beneficiano di assicurazioni ridotte.

Ci soffermiamo ora su un aspetto che quasi nessuno prende in considerazione, ovvero la migliore esperienza di guida. Il motore elettrico consente al mezzo di accelerare e decelerare in modo più fluido e reattivo rispetto a quello classico, quindi le auto green sono più semplici da guidare, poi hanno generalmente un baricentro posizionato in modo da migliorare la maneggevolezza e il confort alla guida. Si tratta poi di modelli silenziosi, che offrono un ambiente tranquillo e rilassante; infine la curva di invecchiamento è più lenta e quindi la durata è maggiore. Nel complesso, le auto sono molto sicure e questo dettaglio è stato dimostrato anche nei vari test, poiché hanno un numero inferiore di componenti in movimento.

In ultimo - dettaglio non da poco - l’inquinamento è ridotto. Questo in realtà dovrebbe essere messo in clima nella lista dei motivi per passare all’elettrico. Possiamo prendere in esempio il periodo della pandemia per capire quanto le tradizionali auto producano emissioni nocive, in effetti con il blocco del traffico e delle imprese produttive, l’aria della città è diventata migliore.

La Commissione Europea ha effettuato uno studio, dove è stato dimostrato come la mortalità prematura della popolazione, sia dovuta spesso alle conseguenze dell’inquinamento atmosferico, che danneggia quindi noi anche l’ambiente naturale, la vegetazione, la fauna e gli ecosistemi. Appare chiaro dunque, con una transizione all’elettrico sia di vitale importanza.


L’IMPORTANZA DI UNA FLOTTA AZIENDALE GREEN

La flotta rappresenta l’immagine di una realtà aziendale ed è una scelta strategica vincente, che fa acquistare punti agli occhi della clientela. Trasmette serietà ed è un’opportunità per rendere più smart il lavoro; scegliendo veicoli green poi ci saranno dei vantaggi economici importanti.

Oltre a ridurre l’impatto ambientale, la flotta green migliora l’immagine agli occhi dei partner commerciali, che come i clienti, apprezzeranno le imprese che si impegno concretamente nella sostenibilità ambientale, ciò può tradursi in nuove opportunità di business.

I veicoli elettrici e ibridi, inoltre, sono integrati delle migliori tecnologie, in modo da essere garanzia di qualità alla guida e di sicurezza per i dipendenti, inoltre anche l’efficienza operativa e la complessiva gestione della flotta, saranno migliori. Numerose aziende sono entrate nell’ottica e ora, la Legge di Bilancio dà un’ulteriore spinta verso una mobilità diversa da quella tradizionale.

I governi e le organizzazioni di tutto il mondo hanno riconosciuto la necessità di intervenire sul cambiamento climatico, che causa milioni di morti ogni anno. Dovuto in gran parte alle emissioni nocive, ci si muove a passo sempre più svelto verso la sostenibilità ambientale e anche l’Italia deve fare la sua parte, basti pensare infatti che il trasporto nel nostro Paese, è il secondo più grande responsabile di emissioni di gas serra. Questo almeno è il dato di pochi anni fa ma ad oggi poco è cambiato: con circa 27 milioni di veicoli commerciali, l’Italia è responsabile di un decimo delle emissioni di co2 europee legate ai trasporti. Numeri che fanno riflettere l’importanza del passaggio alle vetture green, sia private che commerciali. Alcune aziende incentivano membri del personale al cambiamento, anche nella loro vita privata, creando incentivi per promuovere la scelta di andare a lavoro in maniera alternativa: a piedi, in bicicletta, con mezzi pubblici o appunto, con auto elettriche.

Sono state fatte numerose campagne di sensibilizzazione in merito all’argomento e anche attualmente se ne stanno facendo moltissime. I provvedimenti di cui abbiamo parlato nell’articolo mirano al raggiungimento degli obbiettivi di decarbonizzazione dell’Italia e in effetti, incentivare l’introduzione di flotte aziendali green, modificando la tassazione, aiuta a promuovere una guida efficiente e rispettosa dell’ambiente. Fra l’altro, tali veicoli sono integrati della migliore tecnologia, con vantaggi importanti anche dal punto di vista gestionale, come l’ottimizzazione dei percorsi e il risparmio di energia durante le operazioni inerenti il lavoro. Secondo un recente studio condotto da Transport & Environment (organizzazione europea che persegue la decarbonizzazione dei trasporti), è proprio il nostro Paese quello che sovvenziona di più le auto aziendali inquinanti (circa 16 miliardi l’anno). L’analisi prende in considerazione gli effetti dei benefici, come l’ammortamento dei costi dei mezzi, le detrazioni relative all’Iva, le carte carburante.

La politica fiscale però è dannosa per il clima. Le flotte aziendali sono in ritardo nel passaggio al green per questo già nei primi mesi del 2024, l’associazione che ha condotto lo studio, ha incentivato la Commissione Europea a una regolamentazione per far diventare ecologiche le flotte. Nello stesso periodo, ovvero a marzo, si parlava già della Legge di Bilancio che in questi giorni è diventata realtà, confermando quindi l’impegno del nostro governo su questo tema.


COS’È LA TECNOLOGIA GREEN

Ci sembra opportuno a questo punto, fare un focus sulla tecnologia green. Se ne parla molto e l’abbiamo accennata anche in questo pezzo. Il meccanismo è molto semplice: usando consapevolmente le risorse, possiamo ridurre l’impatto negativo sull’ambiente. L’impegno interessa i singoli cittadini e le aziende, comprendono molti campi di azione e abbracciano ogni settore produttivo.

Tra i punti principali dell’argomento, sicuramente c’è l’utilizzo del carburante fossile, un problema molto radicato con un effetto disastroso, sia per quanto riguarda la produzione che l’impegno. Trovare alternative è diventato di cruciale importanza quindi, ricollegandoci di cruciale importanza quindi, ricollegandoci al tema principale che abbiamo affrontato, una tassazione migliore può essere utile per spingere le aziende a fare la loro parte (una buona parte, data l’enorme quantità di veicoli commerciali presenti nel nostro Paese).

Nel complesso, sembra tutto solo un insieme di sacrifici e penalizzazioni, invece il bene che facciamo all’ambiente è fondamentale per assicurare un mondo migliore e pulito alle nuove generazioni. Dire addio al fossile è un must irrinunciabile e i colossi del settore, cercano e sviluppano in continuazione, motori elettrici sempre più performanti per essere comunque un ottimo compromesso per chi ancora nutre dubbi in merito.

Fonte: Isomotori