25 Aprile 2024

La manutenzione dei veicoli a Gnl

I veicoli a Gnl, in continua crescita, richiedono accortezze particolari agli operatori del service. Per non correre rischi può essere molto utile una corretta diagnosi del proprio stato di sicurezza.

Continuano a crescere in Italia le immatricolazioni di veicoli a Gnl, favoriti dalla direttiva 2014/2016, che punta a ridurre la dipendenza del petrolio e a limitare l'impatto ambientale dei trasporti incentivando l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tra cui appunto il gas naturale liquefatto. Questi veicoli, però, devono essere assistiti con particolari cautele. I principali rischi, causati anche soltanto dal semplice ricovero del veicolo Gnl in ambienti chiusi come quelli appunto dell' officina, sono legati a due fattori:

  • Infiammabilità del gas. Eventuali perdite del sistema di alimentazione di atmosfere esplosive. È quindi assolutamente necessario accertarsi della tenuta dell'impianto e valutare il possibile rischio in funzione anche dei locali dell'officina

  • Temperatura di stoccaggio del gas. Il gas viene stoccato allo stato liquido, in unità criogeniche, a temperature comprese tra -163 e -130 gradi centigradi. Qualsiasi lavorazione che possa comportare il rischio di contatto con parti fredde o con perdite localizzate di gas dovrà prevedere sempre l'adeguata formazione e informazione del personale dedicato e l'utilizzo di idonei DPI di protezione ( guanti e occhiali di sicurezza).


C'E' ANCHE IL RISCHIO AMBIENTALE

Oltre a questi evidenti pericoli per gli addetti alle operazioni di riparazione e manutenzione è necessario valutare anche il rischio ambientale. Il gas metano ha un GWP (potenziale di riscaldamento globale) 25 volte superiore all'anidride carbonica e quindi è dannoso se rilasciato nell'aria.

L'officina, per procedere a riparazioni su veicolo Gnl ha bisogno di attrezzature specifiche (rilevatori di perdite di gas, strumenti di diagnosi adeguati e strumenti per svuotare in sicurezza il serbatoio). Deve, poi predisporre cautele adeguate in maniera di sicurezza sul lavoro.

Dovrà quindi procedere ad una valutazione del rischio, aggiornando, se necessario, anche CPI (certificato prevenzione di incendi). In base al tipo di lavorazioni richieste e alla conformazione degli ambienti di lavoro potrebbero essere indispensabili modifiche sostanziali come la creazione di aperture verso l'esterno) oppure integrazioni con sistemi di ventilazione adeguati.

Ovviamente il personale andrà correttamente formato e dovrà essere fornito dei dispositivi di protezione necessari. Per concludere, l'officina che intende intraprendere la riparazione dei veicoli Gnl deve effettuare una corretta diagnosi del proprio stato di sicurezza, implementando le misure ove necessarie e non sottovalutando i possibili rischi che si corrono operando su questa tipologia di mezzi.


Fonte: Vie e Trasporti - aprile 2021

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