28 Marzo 2024

Perché l’assicurazione auto non fa sconti

DOMANDA

Durante la pandemia del Coronavirus i vari decreti emanati dal Governo hanno obbligato la popolazione a rimanere presso le proprie abitazioni limitando notevolmente la circolazione dei veicoli. Soprattutto negli ultimi due mesi, si sono visti pochissimi veicoli sulle strade e autostrade italiane se non quelli per le emergenze. Mi chiedo, e vi chiedo, questo stato di cose ha certamente avvantaggiato le assicurazioni che non hanno dovuto pagare risarcimenti per incidenti, né tanto meno per riparazioni. Nessuno però parla di sconti o rimborsi dei premi da parte delle assicurazioni.

Potete darmi una risposta in proposito?


RISPOSTA

La legge 900 del 1969 e successive modifiche ha reso obbligatoria in Italia l’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi dalla circolazione dei veicoli a motore e natanti con tutte una serie di distinzioni, regole, obblighi, divieti e precisazioni.

Le assicurazioni sono state designate quali gestori dell’intero processo per garantire i risarcimenti e tutto quanto connesso a fronte della raccolta dei premi assicurativi. Questi ultimi sono stati calcolati in funzione del rischio e comunque facendo il bilancio tra quanto pagato nel corso dell’ultimo esercizio, le spese di gestione e il riservato (accantonamento per i risarcimenti pendenti).

Questo sistema, con variazioni nel corso del tempo, differenziato più o meno fra le varie compagnie assicurative, ha funzionato e continua a funzionare tra alti e bassi; questi ultimi prevalentemente riferiti ai premi assicurativi ritenuti eccessivi.

Fatta questa doverosa premessa, veniamo alla domanda e relativa risposta.

Fra le regole dettate dalla “legge” vi è quella fondante che il veicolo deve essere assicurato obbligatoriamente per la R. C. Auto verso terzi per poter circolare. Orbene, occorre non confondere il termine circolazione con il movimento fisico, per legge e anche ai fini assicurativi, il veicolo è in circolazione quando si trova nella possibilità di farlo e cioè quando circola o è parcheggiato sulla pubblica via, pur ancora se si trova parcheggiato in aree aperte alla pubblica circolazione: supermercati, ecc.

Quindi, per la legge il rischio è intrinseco, anche se di fatto questo viene meno (ma non eliminato) fisicamente da una limitazione temporanea alla circolazione, che però potrebbe essere superata dal singolo a rischio di eventuali sanzioni da parte delle Autorità.

Quello che invece va tenuto in debita considerazione è il bilancio tra premi incassati e risarcimenti pagati nell’esercizio corrente, che sicuramente saranno di gran lunga diminuiti. Per cui c’è da aspettarsi che i premi da versare vengano successivamente ridotti in proporzione, o almeno opportunamente abbassati. Va da sé che nell’esercizio successivo si correrà il rischio di vedere un corposo aumento, quando la situazione – si spera – ritornerà alla normalità e così anche il numero degli incidenti.



Fonte: Io Carrozziere – N°4 2020

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