25 Maggio 2025

Autostrade: quando la tecnologia aiuta la sicurezza

Un autovelox per il tachigrafo. Il nuovo sistema di Autostrade per l'Italia comunica direttamente alla Polstrada manomissioni e irregolarità del tachigrafo digitale dei mezzi pesanti che passano in autostrada. Cresce la rete monitorata dal Tutor, il controllo dei carichi eccezionali e dei trasporti di merci pericolose.

Occhio ai limiti di velocità, al funzionamento del tachigrafo, alla distanza di sicurezza, al peso del mezzo e alla marcia in carreggiata. Occhio perché l'autostrada vede, segnala e qualche volta multa. Come nel caso del nuovissimo RTM, ovvero Remote Tachograf Monitoring, un sistema ancora in fase di sperimentazione che autostrade per l'Italia gestisce in collaborazione con la Polizia e che è in grado di intercettare i mezzi pesanti con tachigrafo manomesso, così da supportare la Stradale durante i servizi programmati. Il sistema, attraverso dispositivi posti da remoto, come l'autovelox per intenderci, riesce a leggere il tachigrafo per ricavarne le informazioni su tempi di guida e di riposo, velocità, eventi, guasti e li comunica in tempo reale agli agenti che in questo modo possono fare i controlli a tappeto nella zona di monitoraggio. Dove? Al momento il sistema è presente con due installazioni: una sulla A1 Milano-Napoli all'altezza di Fiorenzuola e l'altra sulla A14 Bologna-Taranto all'altezza di Rimini Sud, ma entro la fine dell'anno sono previsti altri due punti sulla A4 Milano-Brescia e sulla A1 Milano-Napoli all'altezza di Casale.


MA IL TUTOR RIMANE ATTIVO

Così, in attesa che le autostrade diventino completamente smart, diversi dispositivi elettronici concentrano l’attenzione alla sicurezza. A partire proprio dal vecchio e caro Tutor per il controllo della velocità con comunicazione diretta delle infrazioni alle forze dell'ordine. Il sistema, al quale si deve una significativa riduzione della velocità media in autostrada a beneficio della sicurezza e del calo degli incidenti, nell'ultimo anno è stato esteso per ulteriori 160 km sulla A1 e A14 e attualmente copre più della metà della rete Aspi con 1.625 km in totale.


PESE STATICHE E TELECAMERE PER MEZZI IN ADR

Altro sistema tutto dedicato al monitoraggio del traffico pesante, sempre in collaborazione con la Polstrada, è quello delle pese statiche, in grado di verificare, tramite sensori, i limiti di massa per i transiti eccezionali oltre le 200 tonnellate e, attraverso il laser scanner, controllare la sagoma del veicolo. Il sistema per il momento in via sperimentale, è installato sull’A4 Milano-Brescia alla barriera di Milano Est. Attenzione anche al traffico delle merci pericolose in autostrada grazie a speciali telecamere (chiamate ANPR) in grado di leggere il codice Kemler esposto sui veicoli e identificativo, in base all'ADR, del materiale trasportato e del livello di pericolosità. Questi occhi intelligenti sono in grado di analizzare i passaggi tra i diversi punti di installazione delle telecamere, ricostruendo il percorso delle merci e riuscendo, in caso di incidenti, code o rallentamenti, a intercettare i convogli e comunicare in modo tempestivo ai soccorsi l'eventuale necessità di intervento. Si tratta di un sistema in grado di tracciare delle mappe degli spostamenti di questi veicoli e monitorarli anche all'interno delle gallerie, più interessate dal transito di merci pericolose e più esposte al rischio.


UN ARGINE CHIAMATO "RUMBLE STRIPS"

Anche la segnaletica diventa intelligente e capace di intervenire in caso di disattenzione dell'umano. Come la rumble strips e microcumuli, oggi presenti su circa 600 km della rete ASPI, realizzati in prossimità della segnaletica orizzontale del margine destro al fine di prevenire invasioni della corsia di emergenza da parte dei veicoli in transito. Oppure i pannelli freccia-croce in grado di aumentare la visibilità della carreggiata in galleria: si tratta di pannelli luminosi previsti per i tunnel di nuova costruzione, ma installati, per una maggiore sicurezza, anche in molte gallerie riqualificate come quelle sulla A10 e A12 in Liguria e in altri 40 fornici su tutta la rete.

Infine, intelligenza artificiale e machine learning per prevedere i tempi di percorrenza attraverso l'analisi serie storiche, modelli predittivi incrociati con i dati provenienti da sensori di ultima generazione in grado di prevedere la durata delle code, i tempi di percorrenza e l'ottimizzazione dei percorsi, prendendo in considerazione anche i cantieri, le condizioni meteo e la generazione di flussi di traffico futuri. Un sistema integrato nell'App Muovy, la stessa usata per richiedere i rimborsi del pedaggio in caso di eccessiva congestione delle infrastrutture autostradali.

Fonte: Uomini e Trasporti

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