Idrogeno e trasporto pesante, il futuro della mobilità sostenibile

L'idrogeno è il vettore energetico del futuro, nonostante debba superare ancora numerose sfide, tra cui i costi elevati di produzione per l'idrogeno verde.

Tuttavia, è sempre più considerato come soluzione chiave per la decarbonizzazione del trasporto pesante, come camion e autobus.

Rispetto alle auto, dove i veicoli BEV stanno dominando il mercato, nel trasporto pesante questo vettore offre una vasta gamma di vantaggi. In questo contesto spiccano due grandi aziende automobilistiche, Volvo e Iveco. Entrambe hanno presentato modelli di camion a idrogeno con celle a combustione.


VANTAGGI DELL'IDROGENO NEL TRASPORTO PESANTE

Come anticipato, l'idrogeno impiegato nel trasporto pesante ha diversi vantaggi. In primis i tempi di rifornimento sono molto rapidi e simili ai veicoli a diesel: si parla di pochi minuti contro le ore necessarie per ricaricare un veicolo a batteria.

Inoltre i truck a idrogeno hanno un'autonomia più elevata, rispetto ai veicoli elettrici bev, e raggiungono i 600-800 Km, rendendoli ideali per il trasporto a lunga distanza.

Anche il peso in questo contesto è importante. Le batterie necessarie per alimentare un autocarro per centinaia di chilometri risulterebbero molto pesanti. In questo caso l'idrogeno permette di mantenere più capacità di carico utile. I veicoli a celle a combustione (FCEV) emettono solo vapore acqueo, di conseguenza ha un impatto nullo sull'ambiente rendendoli veicoli a emissioni zero durante l'utilizzo.

Infine può essere stoccato e trasportato più facilmente rispetto all'elettricità, rendendolo più flessibile.


TUTTAVIA CI SONO ANCORA SFIDE DA SUPERARE:

  • Aumento delle infrastrutture: le stazioni di rifornimento sono poche e sono concentrate in zone specifiche, come per esempio la Germania, la California e il Giappone.
  • Diminuire i costi di produzione dell'idrogeno: l’H2 prodotto tramite elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili ha costi ancora proibitivi. Tuttavia le stime prevedono un calo significativo nei prossimi anni con l'avanzare delle tecnologie.
  • Investimenti: per la creazione di una filiera completa e sostenibile sono indispensabili ingenti investimenti pubblici e privati.

Le prospettive future per questo tipo di carburante sono comunque positive. Attualmente è una delle tecnologie che potrebbe permettere la completa decarbonizzazione di molti settori, come la logistica industriale. In particolare l'Europa sta investendo nel settore attraverso l'Hydrogen Valley e il Green Deal.


VOLVO TRUCKS

Volvo Trucks sta sviluppando nuovi autocarri alimentati a idrogeno, che saranno particolarmente indicati per percorrere le lunghe distanze o in regioni in cui le infrastrutture di ricarica, o là dove il tempo per ricaricare le batterie sono limitati. I test effettivi inizieranno nel 2026, mentre i mezzi saranno disponibili in commercio verso la fine del decennio.

I veicoli di Volvo utilizzeranno una tecnologia HPDI (Iniezione Diretta Alta Pressione), un sistema che inietta prima una piccola quantità di carburante e ad alta pressione per avviare l'accensione tramite compressione e poi l'idrogeno come combustibile principale. Questa tecnologia è in grado di offrire due grandi vantaggi, ossia migliorare l'efficienza energetica e avere una maggiore potenza del motore. Per sviluppare questa soluzione il gruppo Volvo ha stretto una partnership con Westport Fuel Systems. Insieme hanno dato vita a una joint venture dedicata all'impiego e alla diffusione della tecnologia HPDI applicata all'idrogeno.

L'azienda ha altresì esposto la sua gamma di truck sostenibili alla fiera Bauma, una delle più importanti al mondo nel settore delle macchine da costruzione, materiali da costruzione, macchine per l'industria mineraria e veicoli industriali.


CAMION A IDROGENO IVECO

BMW group ha recentemente annunciato l'acquisto di due camion Iveco alimentati a idrogeno. L'azienda li testerà nell'ambito del progetto europeo H2Haul, di cui fa parte insieme a DHL e TEAL Mobility, tra Lipsia, Landsberg e Norimberga.

In particolare lo stabilimento di Lipsia svolge un ruolo centrale nell'impiego di idrogeno per la logistica. Nel 2013, infatti, è stata costruita la prima stazione di rifornimento al coperto in Germania, aprendo così la strada al suo utilizzo come fonte di energia per i veicoli industriali. Questa scelta ha permesso a BMW di ridurre significativamente le emissioni di CO2 e migliorare l'efficienza operativa.

All'interno dell'impianto di Lipsia sono in funzione cinque stazioni di rifornimento, di cui l'ultima offre un rifornimento completamente automatizzato. Il progetto H2Haul ha come obiettivo di testare mezzi pesanti a idrogeno in situazioni reali per capire quanto possano effettivamente contribuire alla riduzione delle emissioni nel trasporto pesante.

Grazie al sostegno della Clean Hydrogen Partnership verranno messi in circolazione 16 camion a celle a combustione in diversi paesi europei. Tra questi due veicoli Iveco S-eWay Fuel Cell saranno utilizzati in Germania dal team BMW Group Logistics. Le informazioni raccolte durante l'utilizzo aiuteranno a migliorare la tecnologia, prepararla per la produzione su larga scala e favorire l'ingresso di questi veicoli nel mercato del trasporto merci.

L'idrogeno rappresenta senza dubbio una delle soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione del settore dei trasporti pesanti, compresi navi e aerei. Grazie al continuo sviluppo delle tecnologie a cella a combustione e dei motori a combustione interna alimentati a idrogeno si aprono scenari concreti che aiuteranno a ridurre drasticamente le emissioni senza compromettere prestazioni e autonomia.

Tutti i progetti pilota e le partnership tra le aziende potrebbero essere indicatori che questo combustibile sarà un attore chiave nella transizione verso una mobilità più sostenibile, nonostante ci siano ancora sfide da affrontare.

Fonte: Isomotori